
Entroterra
GRADARA

Diverse sono le sagre e le rievocazioni storiche che vengono proposte durante i mesi estivi.sito
SAN LEO

Vedono il loro splendore grazie alla signoria dei Montefeltro, che ne fecero la sede della dinastia.
In più, il passaggio di San Francesco, Dante e Cagliostro hanno alimentato le atmosfere e le leggende, arricchendole di alchimie magiche e fantastiche.
Dal 1631 la Fortezza venne adattata a carcere nelle cui anguste celle, ricavate dagli originari alloggi militari, furono imprigionati patrioti risorgimentali dei quali il più celebre fu Felice Orsini e liberi pensatori come il palermitano Cagliostro.
Anche dopo l’Unità d’Italia, la fortezza continuò ad assolvere la sua funzione di carcere, fino al 1906. In seguito, per otto anni, ospitò una ‘’compagnia di disciplina’’ fino al 1914.
Oggi, ripulita dalle sovrastrutture ottocentesche e riportata alle eleganti linee rinascimentali, è uno dei più celebrati esempi di arte militare ed ospita nelle sue sale una ragguardevole collezione di armi antiche e moderne.sito
SAN MARINO

Vi potrete dedicare allo shopping, alle manifestazioni culturali, passando per la rivisitazione di importanti avvenimenti storici.
Ci sono sempre mille occasioni per visitare San Marino.sito
GROTTE DI ONFERNO

Rappresentano un complesso carsico di notevole valore la cui esplorazione scientifica completa, effettuata dallo speleologo Quarina, risale al 1916. Un fiumiciattolo sotterraneo ha scavato queste rocce gessose dando luogo a cunicoli, stanze e anfratti.
Quiete, relax e immersione nella natura sono le sue caratteristiche principali.
Il complesso carsico di Onferno è considerato inoltre tra i più importanti d’Italia tra le grotte di gesso. Nell’antica Pieve di Santa Colomba, oggi restaurata, ha sede un museo naturalistico e multimediale, che è un vero e proprio paradiso per i bimbi.sito
RIMINI

SAN GIOVANNI

MONDAINO

Il nome del luogo fa riferimento forse ai daini presenti un tempo, in grande quantità, nei boschi della zona.
Nel borgo di Mondaino è possibile visitare la Piazza e la Rocca Malatestiana, in cui si trova anche il Museo Paleontologico; l’incantevole scenografia urbana permette il successo del Palio del Daino, con la rievocazione medievale, che coinvolge ogni agosto l’intero paese.sito
PARCO MONTE SAN BARTOLO

L’area protetta presenta aspetti naturali molto suggestivi come la fioritura delle ginestre, che a maggio regala meravigliosi giochi di colori a ridosso del verde-azzurro dell’acqua cristallina della costa. All’interno del Parco, si trovano notevoli testimonianze archeologiche e storiche, diversi mosaici e il piccolo porto turistico della Vallugola, famoso anche per i misteriosi sassi di Valbruna.sito
SALUDECIO

Da da non perdere inoltre l’” Ottocento festival”.sito
URBINO

La storia di Urbino è particolarmente legata alla figura di Federico da Montefeltro, Conte e poi Duca di Urbino dal 1444 al 1482. La figura di Federico e la casata di Montefeltro, impressero un cambiamento radicale della città, il cui simbolo principale è chiaramente il Palazzo Ducale.
Anche il centro storico è stato inserito dal 1998 nel patrimonio dell’umanità, protetto dall’UNESCO
Da evidenziare i principali monumenti, quali Il Palazzo Ducale e la Galleria Nazionale delle Marche, la Casa Natale di Raffaello, l’Oratorio di San Giovanni Battista, l’Oratorio di San Giuseppe, il Polo Museale, la Cattedrale di Urbino, il Museo Diocesano Albani, l’Oratorio della Grotta, il Museo della Città.sino
CASTELLO DI MONTEBELLO

Grazie all’effetto azzurrato dei capelli, accompagnato all’azzurro limpido degli occhi, le diedero il soprannome di Azzurrina. Nel giorno di un solstizio d’estate in cui il padre era assente, Azzurrina fu costretta a giocare all’interno del castello, per il forte temporale.
Scomparve improvvisamente nel nulla mentre fuori dal castello infuriava la tempesta, dopo aver rincorsa la palla con cui stava giocando lungo le scale che conducono alla vecchia ghiacciaia.
Da quel momento in avanti, della figlia di Uguccione Malatesta non si seppe più nulla. Infatti, sempre secondo la leggenda, pochi secondi dopo che le guardie Ruggero e Domenico raggiunsero la ghiacciaia, né del corpo della bambina né della palla con cui stava giocando c’era più traccia. Da quel periodo in poi nacque la leggenda di Azzurrina, arrivata fino ai giorni nostri ed entrata stabilmente nei racconti popolari appartenenti alla storia secolare dei borghi presenti nei dintorni del territorio romagnolo. La leggenda è riuscita a fare le fortune del Castello di Montebello, noto anche con l’appellativo Castello di Azzurrina, tra i principali luoghi di interesse della valle del Marecchia.sito